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Thriller/Drammatico - 2h 19m | David Fincher - 1999 | Edward Norton, Brad Pitt, Helena Bonham Carter

Fight Club segue la vita di un uomo anonimo, che lavora come impiegato assicurativo e soffre di insonnia cronica. Schiavo del suo lavoro che lo ha reso un uomo infelice e nevrotico, il Narratore passa il suo tempo tra gruppi di sostegno e acquisto compulsivo. Finché un giorno, la sua vita cambia radicalmente quando incontra il carismatico e ribelle Tyler Durden.
È così che dopo uno sfortunato incidente i due fondano il Fight Club, un circolo segreto dove uomini comuni si ritrovano per combattere cercando di fuggire dalla realtà. La sua vita di colpo cambia radicalmente, mentre il Fight Club si espande, diventa chiaro che Tyler ha piani molto più radicali e distruttivi, che lo renderanno più consapevole ma anche più lontano da sé stesso.

Ispirato all’omonimo romanzo del 1996 di Chuck Palahniuk e sceneggiato da Jim Uhls, Fight Club non è solo un film, ma un vero e proprio viaggio nella psiche umana e nella società consumistica degli anni '90. David Fincher dirige con maestria una pellicola che catapulta lo spettatore in un mondo in cui il consumismo domina, rendendo il film incredibilmente attuale nonostante sia stato girato più di due decenni fa.
La pellicola dipinge un ritratto impietoso e crudo della società, descrivendola come un posto marcio e rancido, dove nemmeno il miglior sapone potrebbe pulire la sporcizia accumulata. Ogni individuo sembra ossessionato dall'idea di rientrare nei canoni estetici e sociali imposti dai media, e l'unica via di fuga sembra essere l'alienazione o la violenza. Questa critica feroce al consumismo e alla ricerca di identità è resa ancora più potente dalla regia di Fincher, che utilizza inquadrature innovative e una narrazione frammentata per mantenere lo spettatore costantemente in tensione.
Girato nello stesso anno di Matrix, un altro film che esplora temi esistenziali e futuristici, Fight Club differisce per il suo approccio, spaventandoci non con visioni distopiche del futuro, ma con una cruda rappresentazione del presente. Il film ci costringe a confrontarci con le nostre nevrosi e insicurezze, invitandoci a un'analisi interiore senza via di scampo.
Le interpretazioni di Edward Norton e Brad Pitt sono iconiche. Norton incarna perfettamente l'uomo comune che lotta per trovare un senso nella sua vita vuota, mentre Pitt, nel ruolo di Tyler Durden, diventa l'incarnazione della ribellione e del caos. Helena Bonham Carter aggiunge una dimensione di vulnerabilità e disordine con il suo personaggio, Marla Singer, completando un cast di protagonisti che rimangono impressi a lungo nella memoria dello spettatore.
Il finale di "Fight Club" è un vero pugno nello stomaco, non lascia spazio a facili risposte o consolazioni, ma chiude con un amaro in bocca che ti farà desiderare di rivivere l’esperienza per sentirti vivo, proprio come nei Fight Club. 
Sarà questo che una volta visto è difficile dimenticarlo?

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