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Commedia - 2h | Trish Sie - 2023 | Yara Shahidi, Odessa A’zion

Sitting in Bars with Cake ruota attorno a due migliori amiche, Jane e Corinne, che vivono a Los Angeles. Jane è introversa e timida, mentre Corinne è l’opposto: estroversa e socievole, sa come divertirsi e coinvolgere gli altri. Corinne, riconoscendo il talento di Jane nel preparare torte, la convince a portare le sue creazioni nei bar con l'intento di usarle come "rompighiaccio" per socializzare e conoscere nuove persone, specialmente ragazzi. Questo "cakebarring" diventa una sorta di esperimento sociale e un'avventura che le porta ad affrontare situazioni divertenti e a sviluppare nuove connessioni.
Tuttavia, il film prende una svolta più seria quando Corinne viene colpita da una diagnosi medica inaspettata e devastante. È qui che la storia trova il suo cuore: invece di abbandonarsi alla disperazione, quest’ultima affronta la malattia con una forza straordinaria e uno spirito combattivo che diventa un esempio di resilienza. Continua a vivere la vita al massimo delle sue possibilità, usando la sua situazione come una spinta per creare ricordi preziosi con Jane spingendola a credere nel suo potenziale e a farle ritrovare la sicurezza in se stessa, trasformando così la trama da semplice in un viaggio emotivo che esplora la forza dell'amicizia, il sostegno reciproco e la capacità di affrontare i momenti difficili insieme.

Sitting in Bars with Cake è una pellicola del 2023 che inizia con toni leggeri e comici, ma si evolve in una narrazione più profonda e toccante. Uno dei punti di forza del film è la chimica tra le protagoniste, Yara Shahidi e Odessa A'zion, che riescono a portare sullo schermo una rappresentazione genuina dell'amicizia femminile. Le loro performance sono coinvolgenti e autentiche, permettendo agli spettatori di connettersi emotivamente con le loro storie, basate su una storia realmente accaduta.
La regia Trish Sie bilancia bene il tono del film, passando dal divertimento delle loro avventure nei bar a momenti di riflessione. La sceneggiatura riesce a mantenere un buon ritmo, evitando di essere troppo pesante nonostante i temi trattati. L'uso del "cakebarring" come metafora è originale e offre un'interessante prospettiva su come si possa affrontare la timidezza e le insicurezze. 
Offrire una torta diventa un gesto di apertura e condivisione che va oltre le parole, riportando le interazioni umane a una dimensione di semplicità e genuinità. Mentre Jane e Corinne affrontano insieme le incertezze della vita, il "cakebarring" riflette l'imprevedibilità dell'esistenza e l'importanza di abbracciare l'inatteso con coraggio. Con la malattia, il gesto acquisisce un significato più profondo, diventando simbolo di resilienza e della celebrazione del tempo condiviso, dimostrando che anche nei momenti più difficili si può scegliere di vivere con gioia, autenticità e speranza.
Se sei alla ricerca di un film che esplora i legami umani e il valore del sostegno reciproco, questo potrebbe essere una buona scelta…prepara i fazzoletti però.

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